domenica 24 maggio 2009

Comunicato di solidarietà sui fatti di Palermo del 23/5/09


I militanti della Federazione dei Comunisti Anarchici “ Sicilia” esprimono la loro solidarietà a tutte vittime del grave atto di repressione messo in atto dalla digos, durante la celebrazione dell’anniversario della strage di Capaci il 23/5/09 .

Condanniamo questo ennesimo atto repressivo, fortemente significativo di tempi di fascistizzazione che viviamo , in cui il dissenso è criminalizzato, in cui lo stato tinge di illegalità qualunque azione di riscatto o difesa sociale.

Le recenti norme del pacchetto sicurezza altro non sono che la dichiarazione dei “NON DIRITTI” , Dove si sancisce: La criminalizzazione di qualunque forma di lotta o denuncia sociale , la negazione del diritto di opporsi a leggi sbagliate e alle ingiustizie sociali .

Il padrone ringrazia il servo, oggi lottare contro le ingiustizie sociali e lo strapotere del capitalismo, è diventato, stante le leggi dello stato, ancora più difficile, ma noi non ci arrendiamo continueremo sempre a lottare per l’alternativa sociale per un mondo diverso, di donne e uomini liberi non più sfruttati ma uguali.

Allora non c’è da stupirsi che oggi uno striscione che fino all’anno scorso non dava fastidio sia preso a pretesto per metter a tacere una voce scomoda, oggi che lo stato ha pianificato come mettere a tacere l’opposizione sociale, gli organizzatori possono chiedere che sia la PS a rimuovere tanto fastidio, in barba all’insegnamento che la lotta antimafia si fa attraverso il riscatto sociale e la libertà.

Per concludere ricordiamo a tutti che su indicazione della stessa “Falcone” la digos ha violentemente rimosso lo striscione dei cobas e cercato di impedire a militanti della rete sicurezza lavoro di pubblicizzare la campagna di solidarietà nei confronti del lavoratore Palumbo, mentre ben gradiva le bandiere di “azione giovani”, il grave atto repressivo su commissione ha portato:

· al fermo di tre lavoratori cobas e alla successiva denuncia : resistenza, vilipendio alla Stato, e sanzione amministrativa per manifestazione non autorizzata, per essersi opposti alla rimozione forzata da parte della digos dello striscione con su scritto “La mafia ringrazia lo stato per la morte della scuola pubblica", striscione che da anni veniva esposto ( senza nessuna obbiezione) nella stessa occasione.
· Al ferimento durante i tafferugli di alcuni militanti del movimento, intervenuti in difesa dei militanti cobas; Al ferimento della moglie ( che per proteggere il figlioletto che stava cadendo dal passeggino si è ferita ad un braccio) del lavoratore Palumbo, licenziato dalla fincantieri per le sue denuncie come responsabile della sicurezza per i lavoratori , anche lui fortemente minacciato insieme ad altri compagni della rete sulla sicurezza nei posti di lavoro intervenuti a difesa dei lavoratori cobas.

Con tutta la nostra solidarietà di classe

Per la FdCA Sicilia
Maurizio Galici

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