martedì 30 dicembre 2008

Anniversario strage del CPT " Serraino Vulpitta" di Trapani

Domenica 28 dicembre, nono anniversario della strage del CPT "Serraino Vulpitta" di Trapani, il Coordinamento per la Pace ha dato vita a un pomeriggio di mobilitazione con due manifestazioni antirazziste per solidarizzare con gli immigrati e pretendere la chiusura di tutti gli odierni Centri di identificazione ed espulsione.
Nel primo pomeriggio, gli antirazzisti hanno organizzato un presidio davanti il "Vulpitta" per esprimere il calore e la solidarietà della Trapani che non dimentica e che non si rassegna ai tempi terribili in cui viviamo, fatti di leggi razziste e di quotidiane ingiustizie. Dalle parole degli immigrati trattenuti è emerso il solito quadro di invivibilità della struttura trapanese: mancanza di riscaldamenti e insufficienza di acqua calda corrente, scarsa qualità dei pasti somministrati, superficiale assistenza medica a base di Aulin buono per ogni tipo di malanno. Una serie di denunce, sostenute anche da un recente sciopero della fame, che smentiscono categoricamente la propaganda mediatica con cui le autorità locali e nazionali continuano a veicolare un'immagine positiva ed efficiente del sistema di accoglienza in provincia di Trapani. Basti pensare che i soggetti che gestiscono a Trapani il tanto elogiato centro di identificazione di Salinagrande sono gli stessi che si occupano del CIE "Serraino Vulpitta".
Gli immigrati (trentasette al momento attuale) hanno più volte sottolineato l'intollerabilità della loro detenzione in relazione al fatto che non hanno commesso reati. In più di un caso, è stato denunciato il meccanismo con cui perdendo il lavoro si diventa automaticamente clandestini perdendo così il diritto a restare in Italia: anche se - giusto per fare un esempio - sono anni che vivi e lavori in questo paese e, nel frattempo, hai messo su famiglia.
Nelle parole dei reclusi vibrava tutto lo sdegno per un sistema di leggi razziste che rendono impossibile la vita a donne e uomini che cercano in Europa una vita migliore. Le urla di libertà e di solidarietà tra chi era dentro e chi era fuori si scioglievano in un applauso reciproco carico di affetto e di rabbia.



I manifestanti si sono poi spostati in centro storico per un presidio di controinformazione antirazzista: con un fitto volantinaggio e un costante speakeraggio al megafono, gli antirazzisti hanno attirato l'attenzione dei numerosissimi passanti che affollavano le vie del centro storico per la classica passeggiata natalizia. Mentre veniva riferito ciò che gli immigrati ci avevano raccontato poche ore prima, sugli striscioni del Coordinamento per la Pace e degli anarchici si leggeva che gli antirazzisti non dimenticano la strage del CPT "Vulpitta" e che la solidarietà agli immigrati non può prescindere dalla libertà e dal rispetto dei diritti umani fondamentali.

Coordinamento per la Pace - Trapani

Nessun commento:

Lettori fissi